Questo blog non vuole essere né un enciclopedia di cartoni animati né tantomeno una raccolta cronologica di serie a fumetti, ce ne sono a decine in rete fatte molto bene, non credo che una in più possa fare la differenza. Cercheremo insieme di raccogliere idee, ricordi, impressioni (un pò nostalgiche) di ciò che si leggeva e si guardava in tv un tempo, cercando di trasmettere a chi non c'era le emozioni di quei momenti....e spiegare perchè chi oggi ha 30-35 anni ogni tanto non può fare a meno di dire "..e l'ultimo chiude la porta !!".

11.19.2007

2007: Casa che viene e casa che va.....

Nel mondo dell'editoria supereroistica il 2007 ha portato grandi novità: da un lato si è assistito alla nascita di Planeta de Agostini, casa editrice spagnola che ha nuovamente rilanciato in Italia il mondo 'DC Comics' (Batman, Superman, Wonder Woman ecc ) con un ottima pianificazione delle testate, buoni materiali (i fumetti dei predecessori si scollavano durante la prima lettura), discreto rapporto qualità/prezzo.




Parallelamente qualche mese fa abbiamo salutato definitivamente la mitica Editoriale Corno degli anni 60, 70 ed 80 con la scomparsa del fondatore, Andrea Corno, colui che per primo portò in Italia i fumetti della Marvel e insieme a Luciano Secchi (Max Bunker) creò testate come Alan Ford e il gruppo TNT, Kriminal, Satanik lanciando di fatto il mondo del fumetto a 360 gradi.




Se ci pensiamo bene nessuno ha mai sentito parlare di Andrea Corno, ma tutti siamo cresciuti con i suoi albi.
Se non fosse stato per lui probabilmente i supereroi in Italia non sarebbero mai arrivati, era forse l'unico all'epoca nel credere nella forza della Marvel. Ricordo di aver letto da qualche parte che rimase fulminato dalla potenza del primo albo degli X-Men e della sua scelta di inserire la serie come comprimaria di Capitan America perchè i mutanti erano una lettura troppo complicata all'epoca e quindi non capace di reggere sul mercato con una testata propria. Ricordo che per errore gli occhi dell'Uomo Ragno vennero dipinti di giallo nei primi 3-4 numeri e che per continuità si decise di rendere permanete questo 'errore'. Ricordo che Devil nel numero 6 del'albo originale cambiò costume, passando da uno giallo ad uno rosso. Per Corno un passaggio così forte in Italia solo al sesto numero avrebbe disorientato il lettore. Di coseguenza anche il primo costume fu dipinto di rosso. Un editore appassionato....





2 commenti:

EMMEESSE ha detto...

Direi che un tributo alla Corno è doveroso. Tempi eroici ma indimenticabili, anche perchè allora c'era solo quello... non era facile come adesso reperire vecchie e nuove edizioni, materiale dall'estero, o addirittura in digitale!

Unknown ha detto...

Ogni tanto mi ritrovo ancora, a distanza di quasi 9 mesi dalla sua scomparsa, a cercare su internet articoli su mio papà. Devo dire che ne trovo sempre qualcuno che ancora non ho letto, come in questo caso.
Grazie per averlo ricordato.
Alessandra Corno

 
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