Questo blog non vuole essere né un enciclopedia di cartoni animati né tantomeno una raccolta cronologica di serie a fumetti, ce ne sono a decine in rete fatte molto bene, non credo che una in più possa fare la differenza. Cercheremo insieme di raccogliere idee, ricordi, impressioni (un pò nostalgiche) di ciò che si leggeva e si guardava in tv un tempo, cercando di trasmettere a chi non c'era le emozioni di quei momenti....e spiegare perchè chi oggi ha 30-35 anni ogni tanto non può fare a meno di dire "..e l'ultimo chiude la porta !!".

3.29.2007

1980: arriva Gundam !


E' già trasc
orso mezzo secolo da quando, a causa della sovrappopolazione, parte dell'umanità fu costretta a trasferirsi su gigantesche isole spaziali che ruotano, come tanti satelliti, intorno alla Terra. Queste isole sono diventate ormai la seconda patria per queste popolazioni che vivono, lavorano, procreano... conducono insomma, la stessa vita alla quale erano abituati sulla madre Terra. Anno 79 dell'era spaziale: Side 3, l'isola spaziale più lontana dalla Terra, si è autonominata Principato di Jion. Ha dichiarato la propria indipendenza e tentato con la forza di sottomettere tutte le altre isole spaziali. Una guerra spaventosa è quindi scoppiata tra la Confederazione delle Isole Spaziali ed il Principato di Jion. I combattimenti, nel solo primo mese di guerra, hanno causato la morte di oltre dieci milioni di uomini... e sono già otto mesi che la guerra si trascina senza nè vinti nè vincitori

Nel vasto mondo della fantascienza giapponese tre sono i filoni principali di cui in Italia si ha maggiore memoria.
Il primo di ispirazione prettamente nagaiana racchiude l'universo dei 'robottoni' (Goldrake, Mazinga, Jeeg, Gaiking, Daltanious, ecc..), il secondo legato alla visione sentimentale e poetica di Matsumoto (Harlock, Galaxy Express 999, La Regina dei 1000 anni, Starzinger ecc).
Il terzo, meno nazional-popolare e all'epoca più di nicchia si identifica nella saga di Gundam (ed oggi diremo di tutti i suoi derivati).
Sicuramente una delle migliori serie nipponiche di sempre, prodotta dal Giappone nel 1978, e arrivata senza autorizzazione ufficiale in Italia (ecco perchè mai più riproposta fino ad un paio di anni fa dalle reti Mediaset) tra l'80 e l'81 su alcune tv locali. Perchè Gundam piace tanto ?
Ispirata al libro "Fanteria nello spazio" la saga di Gundam risulta una delle serie più belle data la volontà degli autori di creare ambientazioni realistiche e situazioni possibili in un romanzo di fantapolitica sufficientemente complesso.
Viene adottato un nuovo tipo di disegno, più curato rispetto alla media dell'epoca,i colori risultano meno forti e più reali, i fondali e le scenografie ricche di particolari.
A differenza di come eravamo abituati non sono i robot (mobile suit) ad essere protagonisti, ma sono le vicissitudini dei personaggi, i loro problemi, i rapporti interpersonali. Le puntate non sono 'autoconclusive': intorno alla trama principale che mostra la guerra tra il principato di Jion e la Confederazione si sviluppano molte sottotrame intorno ai protagonisti che impariamo così a conoscere ed apprezzare.
Ricordo che all'epoca ci eravamo da poco abituati alle trame di Goldrake & c. (semplici, simili e lineari) e fummo immersi nuovamente in una situazione più complessa: il principato di Jion contro il resto del mondo attraverso epiche battaglie nello spazio con astronavi straordinarie e mobile-suit sempre più evoluti, i poteri ESP (mentali) di alcuni protagonisti, il continuo confronto-scontro tra Peter-Rei (pilota di Gundam) e Scia della Cometa Rossa (figlio della famiglia reale del principato di Jion) causa l'amore verso la stessa ragazza : sono tutte sottotrame ampiamente sviluppate nella serie che rendono Gundam una vera chicca per gli appassionati di cartoni giapponesi.
L'accattivante mecha-design (disegno dei mobile-suit e di tutto ciò considerato tecnologico) e l'ottimo disegno nello sviluppo dei personaggi e dei fondali valorizzano ancor di più una serie che all'epoca vedeva una generale poca curanza dell'aspetto grafico delle serie.
Gundam era bello allora ed è bellissimo oggi, se si considerano le innumerevoli serie a lui dedicate, è un personaggio evergreen che continua di generazione in generazione a riscuotere grande successo.

Purtroppo la prima serie ritrasmessa dopo 25 anni da Mediaset ha un doppiaggio diverso da quello storico. E' vero che è fedele allo storyboard originale ma non è il nostro doppiaggio. Solito discorso del cuore contro la mente. Io (e questo credo si sia capito) preferisco Peter Rei e Scia.



3.21.2007

Ciao Cava....





Qualche giorno fa è morto Osvaldo Cavandoli.
L'Italia non ne ha parlato.




Se si cerca su Goggle solo i blog come questo ne parlano e tutti quelli che lo conoscevano attraverso la voce di Giancarlo Bonomi lo ricordano con tanto affetto. E' morto un grande, uno tosto. Uno che faceva ridere. E non è poco. Far ridere con una Linea non è semplice, bisogna essere geniali.
Cava era un genio, nato nel 1920, lombardo, cresciuto come designer all'Alfa Romeo, ebbe la fortuna di incontrare prima Nino Pagot (autore di Calimero e Grisù) e successivamente l'ingegnere Emilio Lagostina che si innamorò della sua Linea.
Mr. Linea, un personaggio unico nel suo genere, capace di trasmettere tutte le sfaccettature della psicologia umana. La voce di Giancarlo Bonomi, niente di più azzeccato, le musiche di Franco Godi, perfette. Dal 1972 decine e decine di strisce, raccolte in 3 DVD (ovviamente distribuiti all'estero).
Adoro la Linea, tantissimo, uno 'stile ineguagliato', un umorismo sottile, mai volgare, intelligente, un protagonista dal carattere molto difficile in situazioni impossibili. Tutti ingredienti necessari per ottenere dei cortometraggi incredibili. Un patrimonio del fumetto e dell'animazione. Dimenticato dai media, dai grandi fratelli, dalle tv di stato, dai palinsesti osceni delle tv commerciali, ma nel cuore di tutte le persone che per decenni hanno apprezzato il lavoro di un grande.

Grazie Osvaldo, continueremo a ridere con la tua Linea.





 
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